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Gli Sciucaren nella storia tra mito e realtà
Chi non ha mai sentito parlare degli SCIUCAREN… Gli inconfondibili schioccatori di fruste dalle antiche tradizioni romagnole che producono schiocchi a tempo di musica e portano gioia e buonumore nelle feste della Romagna contadina?. Perché si chiamano sciucaren? Da cosa deriva questo nome?
La storia racconta che la tribù gallica che nel quarto secolo a.C. stanziò in Romagna, già faceva "schioccare" la frusta. Luogo d’origine di questa tribù francese era Perpignan ebbene, "parpignan" è anche il nome in dialetto romagnolo del manico della frusta. Ma coloro che fanno "schioccare" la frusta vengono definiti "s'ciucaren” anche perché con la loro abilità e con loro forza arrivano a far superare alla loro frusta, un’altissima velocità che il punto terminale sorpassa e "sfonda" il muro del suono (oltre 1.200 Km orari). Il punto terminale è chiamato, in dialetto romagnolo, "s'ciocchino". Bisogna dire inoltre che gli Sciucaren di oggi sono i “figli” di quei personaggi che durante i lunghi tragitti a bordo dei carri trainanti i buoi, si tenevano tra di loro compagnia, fischiettando allegre canzoni guidandole con lo schiocco della frusta. Questa usanza si è mantenuta nel corso degli anni ed è stata notevolmente perfezionata infatti si utilizza la frusta per accompagnare musiche di liscio e folk. Lo schioccare della frusta è diventato un simbolo di una Romagna bizzarra e divertente.